Tanti partner, tra i quali il CSO Pedro di Padova e l’ong PCRF, per un progetto volto  a fornire gli strumenti artistici e psico-sociali per affrontare le sofferenze dei minori che subiscono gli effetti della guerra

Nasce dal basso un progetto di intervento psicosociale attraverso l’Hip Hop nella Striscia di Gaza , i cui destinatari principali sono i bambini ed i ragazzi che soffrono a causa dello stress derivante dalla guerra e dall’occupazione militare. Si tratta  di un’idea che scaturisce dalla volontà di alcuni giovani cooperanti internazionali supportati da numerose associazioni, con il decisivo apporto della più importante ONG che si occupa dei bambini a Gaza.

Tra gli ideatori del progetto c’è Ya Basta! Êdî Bese!, associazione che riunisce numerose realtà dei centri sociali del nordest e che si occupa “di sostenere le comunità resistenti sparse in giro per il mondo”. Insieme alle associazioni Grafite HB e Another Scratch in the Wall, che si occupano rispettivamente di Arte Pubblica e di divulgazione giornalistica sul tema dell’Arte Urbana, c’è anche la tedesca Musicon e.V.

Grazie al legame con la crew  “Camps Breakers” di Nusseirat, che già dal 2003 supporta attraverso l’insegnamento della danza Hip Hop questi bambini, si sta costruendo un progetto in cui sono coinvolti psicologi, artisti ed insegnanti palestinesi ed europei.

Sono solo canzonette?

Ad accompagnare i volontari e gli artisti ad Agosto, quando lo staff si recherà nei campi profughi di Gaza per una serie di workshop con la Camps Breakers Crew, ci sono due importanti partner: La ONG internazionale PCRF, che si occupa di volontariato per fini di solidarietà internazionale volte a sostenere l’accesso gratuito alle cure, il diritto alla salute ed il benessere dei minori del Medio Oriente, con particolare riferimento ai bambini palestinesi e l’Università degli Studi di Milano “La Bicocca”.

Il 30 e 31 Marzo il CSO Pedro di Padova ospiterà un evento di due giorni proprio per supportare il Progetto, con uno dei massimi esponenti della musica rap della scena italiana: Dj Gruff, tra i padri fondatori del genere in italia e artista da sempre impegnato per la causa palestinese che si esibirà il sabato sera.

Sarà una Jam di Hip Hop senza precedenti, che porterà in città musica, street art, danza, ballo e live performance. Tanti gli artisti che hanno dato la loro adesione da varie parti della penisola. Sul palco Dj Gruff porterà dei ballerini, tra cui Ahmed: giovane palestinese di Gaza e fondatore dei Camps Breakers.

La Striscia di Gaza è la più grande prigione a cielo aperto del mondo.

I recenti conflitti (2009 e 2014) e gli ultimi eventi legati alla “Grande marcia del Ritorno” hanno spinto la popolazione verso una condizione sociale fortemente critica. La condizione economica (alto tasso di disoccupazione, mancanza di elettricità ed acqua potabile, malnutrizione, ecc.), e i servizi di welfare poco efficienti completano il quadro allarmante.

Inoltre, l’embargo totale imposto da Israele da 12 anni ha determinato una crisi socio-economica senza precedenti. La maggior parte dei 2 milioni di abitanti della Striscia di Gaza vive in uno stato di privazione dei diritti umani più basilari e non può viaggiare né uscire da una lingua di terra militarizzata grande 360 Kmq. Questi fatti hanno influenzato negativamente la vita delle persone, specialmente dei bambini, che rappresentano i soggetti più vulnerabili.

La salute psico-sociale delle persone è una delle dimensioni più urgenti da affrontare.

Per questo motivo i volontari internazionali sono affiancati dalla facoltà di psicologia dell’Università degli Studi di Milano “La Bicocca”.  Secondo una ricerca condotta nel corso del 2018 dall’Organizzazione internazionale Save The Children, infatti, il 95% dei bambini di Gaza mostra oggi i sintomi di depressione, iperattività, isolamento e aggressività che la guerra ha portato.

Nel corso delle interviste fatte dall’ONG ai minori, poi, il 63% di loro ha affermato di soffrire di incubi notturni, il 68% di avere problemi a dormire e il 78% ha detto di considerare come principale fonte di paura il rumore degli aerei di guerra.

La crisi economica non può che complicare le cose.

E dalla crisi non è esente la Camps Breakerz crew. Fino a poco tempo fa, infatti, la scuola era finanziata dalle rette mensili pagate dalle famiglie, le stesse che però oggi subiscono sempre di più gli effetti della crisi economica, con il risultato che i bambini abbandonano i corsi. Gli insegnanti, inoltre, sono retribuiti solo parzialmente e, quindi, sono costretti ad impiegare parte della loro giornata in altre attività lavorative, mettendo di conseguenza in secondo piano la loro formazione e la pianificazione delle attività di insegnamento. A questo si aggiunge la necessità di reperire fondi per sostenere i costi relativi all’affitto dei locali, la strumentazione, i corsi di danza, scrittura, musica e rap.

Da qui è nata la volontà di dare una mano ai bambini, agli insegnanti e a tutte le attività svolte dalla CB Crew con un progetto pratico e voluto proprio dalla comunità internazionale nato con l’intento di fornire strumenti artistici e psico-sociali agli insegnanti della CB Crew al fine di strutturare una proposta formativa che sappia utilizzare l’Hip Hop come metodo per affrontare le sofferenze psicologiche dei minori che subiscono gli effetti della guerra.

GAZA IS ALIVE

CONTATTI

Mail istituzionale: info@gazaisalive.info

Sito internet: https://www.gazaisalive.info

Scopri di più sul progetto: https://www.gazaisalive.info/il-progetto/

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Evento Dj Gruff 30 Marzo presso CSO PEDRO (Padova):  https://www.facebook.com/events/1175977825891951

Sostieni il progetto su Produzioni dal Basso: https://www.produzionidalbasso.com/project/gaza-is-alive-2019-hip-hop-senza-frontiere/

Dario Fichera

Coordinatore di progetto Gaza is Alive

+393278280164

dario@gazaisalive.info

Fabio d’Alessandro

Responsabile comunicazione Gaza is Alive

+393297882938

fabio@gazaisalive.info

Tratto da Nena News

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